Si è tenuto a Napoli un convegno di studio su “Disciplina urbanistica e complessa attività notarile: spunti per un dibattito sulla effettività della funzione di controllo” organizzato dalla Fondazione Italiana del Notariato, dal Consiglio Notarile di Napoli e dal Comitato Notarile della Regione Campania. Massiccia partecipazione di notai provenienti da tutta Italia.
Dalla lettura della recente sentenza n.8230/2019 con cui la Cassazione a Sezioni Unite ha inteso comporre il contrasto verificatosi nella precedente giurisprudenza di legittimità sugli edifici abusivi, dettando al contempo i principi generali da applicare, emergono importanti elementi di chiarezza e certezza nella circolazione degli immobili. La materia, tuttavia, sempre in costante evoluzione, offre ancora molteplici, ulteriori spunti di riflessione. Proprio per cercare di chiarire i punti oscuri, la Fondazione Italiana del Notariato, il Consiglio Notarile di Napoli e il Comitato Notarile della Regione Campania hanno organizzato un convegno di studio dal titolo ‘Disciplina urbanistica e complessa attività notarile: spunti per un dibattito sulla effettività della funzione di controllo’, svoltosi a Napoli all’Hotel Excelsior.
Solo il costante dialogo tra le diverse competenze – mondo accademico, avvocatura, notariato – che agiscono nel settore dell’urbanistica e in particolare dell’abusivismo edilizio, può contribuire a chiarire alcuni punti in discussione e a individuarne altri, relativamente ai quali è necessario sgomberare il campo dalle ambiguità che ancora permangono. Solo interpretazioni condivise consentono infatti ai notai di affrontare con maggiori certezze le quotidiane scelte operative.
Prima dello svolgimento delle due sessioni sulle quali si è articolato il convegno, hanno rivolto ai partecipanti i loro indirizzi di saluto Presidenti del Consiglio Notarile di Napoli, Giovanni Vitolo, della Fondazione Italiana del Notariato, Antonio Areniello e del Consiglio Nazionale del Notariato, Cesare Felice Giuliani.
“Sono particolarmente compiaciuto – ha detto tra l’altro il Presidente Vitolo – di ospitare a Napoli un evento di tale portata scientifica. Saluto tutti i numerosissimi intervenuti, le istituzioni e gli illustri oratori che hanno dato disponibilità immediata a rendere questa giornata ricca e intensa. Saluto a nome mio, come Presidente del Consiglio notarile di Napoli e dell’intero Consiglio, il Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato, Cesare Felice Giuliani cui rinnovo la vicinanza e l’apprezzamento per la sua persona convinto che saprà egregiamente rappresentare la nostra categoria nel triennio della sua presidenza. Lo ringrazio poi personalmente per l’immediatezza, convinzione, entusiasmo e semplicità con cui sin dal primo momento si è reso disponibile a essere presente oggi, dote non comune”.
“Saluto – ha aggiunto Vitolo – il Presidente della Fondazione Italiana del Notariato, Antonio Areniello, componente del CNN e del Comitato Esecutivo e per tanti anni Presidente del Consiglio Notarile di Napoli e amico di antica data, saluto il Consigliere nazionale del Notariato Diego Barone nonché componente della Fondazione Italiana del Notariato e i consiglieri Cassa Fatuzzo e Pappa Monteforte, Roberto Martino, Segretario della Fondazione Italiana del Notariato, Giancarlo Laurini, già past President e i presidenti dei Distretti della Regione Campania, Ambrogio Romano per Benevento e Ariano Irpino, nonché Presidente del Comitato Notarile della Regione Campania, e Alessandro De Donato di Santa Maria Capua Vetere”.
“Il 13 maggio 2019 – ha ancora detto il Presidente dei notai napoletani – a Napoli il Consiglio Notarile, subito dopo l’entrata in vigore della sentenza della Cassazione n.8230, organizzò un incontro al quale parteciparono una parte dei relatori che sono qui presenti. Questo incontro alla fine della giornata lo definii come un prequel cui sarebbero seguiti altri eventi, anticipando la giornata di oggi in cui abbiamo un convegno di grandissima portata un’altra volta a Napoli con gran parte dei relatori che erano già presenti allora”.
“La Cassazione – ha osservato Vitolo – con la sentenza che è stata emessa nel marzo 2019 ha inteso comporre il contrasto verificatosi tra la precedente giurisprudenza di legittimità sugli edifici abusivi, dettando principi generali da applicare e dalla sentenza emergono elementi di chiarezza e certezza. Però c’è un’altra considerazione da fare e cioè che la materia è in costante evoluzione, offre molteplici e ulteriori spunti di riflessione. Ecco perché il dialogo tra le componenti -accademia, avvocatura, notariato e ne potremmo indicare anche altre – che agiscono nel settore edilizio, nel settore dell’abusivismo edilizio, potrà contribuire a chiarire sia alcuni spunti che sono già emersi ma soprattutto a individuarne altri rispetto ai quali bisogna – e ci auguriamo che questo sia anche il contributo che verrà dato anche da questi lavori – chiarire le ambiguità che ancora permangono su altri punti. Quindi l’auspicio – ed è un’esigenza da tutti sentita in questo momento – è quello di avere interpretazioni che siano condivise perché il notaio nel momento in cui nella sua quotidianità deve operare, ne deve essere accompagnato per rendere il lavoro ancora più efficace”.
“Prima di concludere – ha aggiunto il Presidente dei notai napoletani – voglio ringraziare il Consiglio Notarile di Napoli. Voi sapete bene che per motivi contingenti, sia il Consiglio Nazionale del Notariato sia la Fondazione Italiana del Notariato si sono insediati in ritardo. Da ultima la Fondazione Italiana del Notariato si è insediata il 12 settembre. Questo convegno aveva solo un titolo e dunque ci siamo trovati nella grossa difficoltà di dover fare una scelta: o rimandare la data di quella che per noi era un’opportunità e che veramente costituiva il seguito di quello che era stato un prequel, o gettare il cuore oltre l’ostacolo e dare corpo alla giornata che oggi vivremo e che sicuramente andrà oltre le aspettative di quello che noi avevamo in partenza. Ringrazio i relatori che a fine luglio hanno subito aderito, anche accettando una definizione dei temi per i primi di settembre. I numeri siamo ci hanno dato ragione e hanno coronato quelli che sono stati i nostri sforzi e la nostra applicazione. Ci sono 300 iscritti e ne abbiamo 200 in streaming, il che mi sembra un buon risultato. Quindi io ne sono estremamente compiaciuto ma non posso fare altro che ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito a che questo accadesse”.
“Rivolgo anch’io il ringraziamento e il benvenuto al nostro Presidente Cesare Felice Giuliani e al Presidente del Comitato Regionale, Ambrogio Romano – ha detto nel suo indirizzo di saluto il Presidente della Fondazione, Antonio Areniello – che segue sempre le nostre iniziative con grande attenzione e partecipazione. Anch’io voglio rivolgere un particolare ringraziamento al Consiglio Notarile di Napoli e al suo Presidente, Giovanni Vitolo per l’eccezionale impegno profuso nella non semplice organizzazione di questo evento che è caratterizzato da un numero di presenze davvero straordinario. E questo mi rende ancora più entusiasta perché quella di oggi rappresenta per me la prima uscita come Presidente della Fondazione Italiana del Notariato, un incarico di alto prestigio che il Consiglio Nazionale del Notariato ha voluto con grande benevolenza affidarmi. Colgo l’occasione per esprimere la mia gratitudine ai tantissimi colleghi che come sempre hanno voluto manifestarmi la loro vicinanza”.
“L’argomento – ha aggiunto – ha origine in una brillante, direi profetica intuizione di un gruppo di colleghi, fra i quali il nostro consigliere Cassa e relatore, Vincenzo Pappa Monteforte, che in un momento che risale più o meno a un anno fa – quindi ero ancora Presidente dei Notai napoletani – partecipò ad un confronto su questo tema che portammo all’attenzione della Fondazione e che fu sviluppato poi in quel prequel di cui parlava Giovanni. Eravamo in un tempo anteriore alla sentenza famosa a Sezioni Unite della Cassazione del marzo, sentenza che, come spesso accade nel dettare principi ha tuttavia dato la stura a notevoli problematiche che oggi saranno certamente affrontate dagli autorevoli relatori previsti dal programma scientifico del convegno. E’ un tema che mi è particolarmente caro perché mi ricorda – ed è un ricordo ancora vivo e affettuoso – il mio maestro, il maestro di molti, Carmine Donisi, che fu uno tra i primi ad affrontare il tema delicato della disciplina urbanistica e dei controlli”.
“Dei relatori, accademici, giuristi, colleghi, – ha concluso Areniello – mi è ben nota la sapienza giuridica e l’acume scientifico e dunque l’attesa per un convegno di studi di straordinaria importanza non verrà sicuramente disattesa e delusa. Anzi da questo incontro tutti ci attendiamo importanti indicazioni in un settore di così viva sensibilità per la nostra professione. Concludo con una sintetica riflessione sui due vocaboli presenti nel titolo del nostro convegno. ‘Complessa attività notarile’ perché è necessario nel nostro quotidiano impegno avere sempre a mente che la nostra attività ha un grado di complessità tale da renderci cultori e tutori di legalità; ‘effettività di un controllo notarile’ per non perdere mai di vista che su questa pregnante caratteristica si fonda la centralità del ruolo e della nostra funzione”.
Nella prima parte dei lavori, presieduta dal Presidente del Comitato Notarile della Regione Campania, Ambrogio Romano, sono intervenuti il notaio Giuseppe Trapani, il professore ordinario di Diritto Privato all’Università di Foggia, Salvatore Monticelli, il notaio Matteo D’Auria, del Consiglio Notarile di Napoli e il Presidente della Camera degli Avvocati Civili di Napoli, Riccardo Sgobbo.
Il Presidente Vitolo ha poi presieduto i lavori della seconda sessione del convegno alla quale hanno preso parte il notaio Vincenzo Pappa Monteforte, Consigliere della Fondazione Italiana del Notariato e della Cassa Nazionale del Notariato, e i notai Gaetano Petrelli, Dino Falconio e Paolo Aponte, questi ultimi due componenti del Consiglio Notarile di Napoli.